25.11.04

Ore 0.00, Mansarda.
In mezzo all’apocalisse di fumetti di C&Hobbes che precipitano- bicchieri rubati che si infrangono- quadri originali di schiele che si staccano- urla in lontananza- io, serena, tengo ferma la bottiglia del Baileys.
Quando prevede la scala Mercalli 8 il mio gatto prende a testate il frigorifero. Il fatto che lo faccia anche quando deve cagare è un dettaglio.
Mio fratello ruba bicchieri dai locali e li regala a me. Li devo ripulire dal vomito collettivo, ma non c’è una birra slovena che non posso bere nel suo bicchiere originale. Questo è il suo modo di dirmi che è di sinistra.
Tra l’altro non c’entra un cazzo ma non ho tolleranza per chi beve la warsteiner nel bicchiere di nonna papera.
Ma.
Ore 0.10 CasaMadre.
Superfiorella in camicia da notte bianca, papalina e candela è già su TerremotoChannel da 10 minuti. Entro, scene di commozione pubblica, allora sei viva, sei viva. Mi tocca le orecchie (mia madre capisce se sei vivo dalle orecchie), scivola in cucina e prepara le provviste per il Giudizio Finale. Mio fratello Sid Vicius mi dice sottovoce che è colpa sua, lo ha punito Dio, mi mette in mano un bicchiere Moretti e scappa correndo. Poi va su internet a cercare di iscriversi all’associazione Donne Possedute.
Un giornalista comunica che non ci sono stati danni nè isterie collettive, mio padre guarda superfiorella che mette il latte nei termos e tira fuori la sua migliore espressione di :vieni cinque secondi qui, pirla.
Mia nonna Santa Lucia e parte della parentela dimostrano di avere larga conoscenza scientifica degli eventi sismici.
“l’epicentro deve essere in svizzera”
“noi non siamo sismici”
“il lampadario è ancora su ma mi è caduta la dentiera in bocca”
“questa è la scossa di avvertimento, l’ho letto su Donna Moderna”
“(santa lucia, 80 anni) : dicono che è peggio per chi sta nei piani alti, ecco, tu che stai in mansarda rischi, vabeh, menomale che io sono al secondo piano và (seria)”
Mia sorella ha già contattato i suoi 30 amici cosmopoliti per avvisare del suo stato di pericolo ancora in atto e chiedere se hanno sentito la scossa.
“in puglia non l’hanno sentita”
grazie.
Preparativi per l’evacuazione.
X-file rimane sveglio di guardia fuori sul marciapiede.
Superfiorella va a dormire con la giacca a vento e gli scarponcini.
Io approfittando del dramma complessivo sciacallo tutto il cibo che c’è in cucina.
Il meeting si chiude con Santa Lucia : “speriamo di vederci TUTTI domani.”
Nel TUTTI mi guarda scuotendo la testa.

11.11.04

Casello tangenziale, ore 3.30 am
Nelle corsie del telepass sono ancora in coda dalle 18.
Corsia Cash, deserta. Buonasera.
Nella sua cabina, Jim Morrison mi guarda terrorizzato. Vedere un essere umano, a quest’ora, senza la viacard. Fa un gesto inconsulto, il classico gesto di chi nasconde i cristalli di mescalina in cassa. E’ invecchiato, narici ingrossate e labbra umide. D’altronde vive con il terrore che qualcuno apra la sua tomba a Parigi e trovi il cadavere di un capretto. Mi guarda, gli passo un euro.
Febbrilmente lo mette nel cassetto delle monete, cerca qualcosa ansioso, mi dà il resto di un euro e apre la sbarra. Saluta con la mano, chiude la saracinesca e spegne tutto il casello.
Dal finestrino retrovisore mi sembra di vedere Pan e Chirone galoppare verso Lainate.
No. ma io comunque l’euro non l’avevo ancora leccato. E mi sono accorta solo adesso che mi ha ridato la stessa cifra, e chiaramente vivo con il rimorso giuridico di non aver saldato la tassa onestissima per aver percorso tre km di tangenziale.

8.11.04

A Milano c’è la fiera del Tonno che va da maciachini a via sabina.
70 minuti di traffico sulle corsie preferenziali, un anziano con treppiede supera una M3 e attraversando insulta bush. Dietro la fila si inchioda un’ambulanza. Due paramedici aprono lo sportello posteriore, prendono in spalla la branda con un ferito e si mettono a correre per viale abruzzi.
Semaforo verde. fermi.
Se in una coda cominciate a sentire la parata crescente dei clacson, quella che ha iniziato sono io.
Anche per un cazzo.
Uno degli attori del buono, il brutto e il cattivo mi bussa al finestrino, scusa, fumi?ne hai una?
Gli regalo il pacchetto di lucky strike che il distributore mi ha consegnato al posto delle barclay. Tò.
Il fornitore del distributore automatico di via Dante a Cantù ha la convinzione che nessuno veramente acquisti barclay per scelta. Quindi inserisce di tutto, dai disegni dei figli che frequentano la scuola materna alle tavolette del kukident. Un venerdì mi ha espulso un’arancia.
Le lucky strike sanno di piedi. Bbc mi guarda come guarderei io Ferruccio Amendola, e capisco che è anche la sua marca preferita. Intanto, per distrazione, davanti a me si è aperto un varco di strada quasi di quattro centimetri.
Parcheggio nei dintorni del foyer. Nei 300 mt di carreggiata deserta e buia che mi separano dal locale, vedo la pizia. Ora, considerando la mia diottria, le lenti autoprescritte e che al buio vedo come la macchina fotografica digitale (pixel verdi e rossi), io vedo la pizia.
In realtà la ragazza, Eleonora se ricordo, se la prende moltissimo perché nessuno le hai mai detto ciao, tizia.
E le dico che io chiamo tutti tizia o tizio e saluto gli sconosciuti per educazione familiare.
Ore 20 Vane mi accompagna come un cieco verso l’entrata.
Spiritum sotto i vestiti ha già il pigiama.
Fondamentale il coefficiente di attenzione che si respira nel locale. Un ragazzo, clone involontario di silent bob, cerca di fare l’estrazione dei numeri per regalare i software dell’anno, photoippica98, bgeorg64, SpaceInvaders. Al secondo numero si accorge di essere solo al mondo e comincia a buttare in aria le scatole e i freedrink. Poi esce dal locale con una mazza e va a spaccare i finestrini delle macchine parcheggiate.
Verso una cert’ora il blackout parziale. Le cameriere anziché ritirare i piatti con il risotto afferrano parti basse a caso e le trascinano in cucina. Nessuno si oppone. L’unico tavolo illuminato è quello di Loredana e Scarpa. I camerieri assegnati a quel tavolo posano le portate con le bighe e i cavalli, vestiti in smoking. Qualcuno dice di aver visto un cameriere portargli 6 astici vivi da scegliere. Loredana è l’unica persona al mondo che può dire porca-paletta senza che io abbia voglia di bruciarmi viva.
L’indignato, che sotto è un culturista, traina una telecamera da 28kg e riprende il pavimento per 45 minuti. O almeno è quello che dirà quando troverà il suo cavallo decapitato tra le lenzuola.
Ah. Io.
Io ho lasciato la mia borsa aperta su una sedia per tre ore.
All’interno chiavi della macchina e seconde chiavi della macchina (saggezza), 80 euro, due blister di valeriana uno di stilnox, 7 accendini un cellulare caduto 34 volte e bagnato 3, una card del padrino dove fredo piange davanti a marlon brando trivellato, carta di credito, bancomat con scritto dietro in indelebile il codice, chiavi di casa con il portachiavi a forma di mappa per trovarla.
Ecco, per dire, quando l’ho ritrovata, c’era tutto.

3.11.04

190.
10 secondi del pezzo dei keane per 90 volte.
Diventa nauseabondo alla ventesima.
Alla trentesima li odio.
Dopo la cinquantesima rigo con la chiave la traccia del cd.
“buonasera sono Bernadette in cosa posso aiutarla”
“Ho fatto una ricarica online di X euro. Sul cellulare mi è arrivato il messaggio di ricarica che mi segnalava l’accredito di Y euro. Mi dica com’è possibile.
voglio solo sapere chi di voi da adesso in poi farà acquisti con la mia carta di credito, per capire se almeno non mi sta sul cazzo”
Bernadette (angosciata): “ma guardi..dovremmo chiamare quelli del web..”
Quelli del web: “buonasera sono quelli del web in cosa posso aiutarla”
“Ho fatto una ricarica online di X euro. Mi è arrivato il messaggio di ricarica che mi segnalava l’accredito di Y euro. Mi dica com’è possibile.voglio solo capire se devo imparare a fare il napalm in casa.”
Quelli del web (ci pensa un attimo. Poi si illumina.): “ahhh…… si.
probabilmente quando ha messo il suo nickname nel login ha sbagliato minuscole e maiuscole.
Aveva il CAPS? “