25.9.03

Diurno/
Cerco febbrilmente 2 euro nel caos entropico della mia borsa
Li trovo nel cd dei R.E.M.
Ritrovo il cd dei R.E.M. dato per smarrito
Li inserisco nel carrello ed entro in farmacia.
Mentre setaccio gli scaffali e chiedo farmaci ormai vietati sul mercato rifletto sul fatto che se l’80% della mia alimentazione non fosse fondata sul dulce de leche e sui Fortunelli-panna non sarei affatto al corrente dei gusti musicali del farmacista

Notturno/
L’unico modo per stimolare un’epifania proustiana alle 3 a.m. è succhiare una zigulì al mirtillo.
Il farmacista con il turno di notte dorme.
Il cliente che bussa alla serranda conscio del versamento di 5 euro surplus e dell’accoglienza facinorosa è solitamente alla frutta o pecca di eroismo.
Mi avvicino, premo il campanello e mi sembra di sentire all’interno la sigla di Uanatan Dimensione Avventura.
Silenzio. Si accende una luce nel condominio dei vicini, ubicazione attico.
Sento ciabattare su rampe di scale infinite, poi un tonfo.
Un bambino strilla. Si accendono altre luci. Una suoneria nokia soverchia il fruscio degli insetti dei lampioni.
Sirene dell’ambulanza distanti, un uomo corre con un estintore in mano nel palazzo di sinistra.
Aspetto.
Schiamazzi di coniugi integrano l’acustica notturna, altre luci, due donne in pigiama semiserio si affacciano alle finestre.
Un subwoofer viene scagliato dal quinto piano e si sbriciola sulla strada.
Segue ventiquattrore, mini-cyclette e quello che sembra uno spazzolino da denti elettrico.
Ciabattate veloci e grido angoscioso di uomo adulto.
Si apre una feritoia davanti a me.
Due bulbi oculari di uomo probabilmente vestito da ku klux klan mi fissano furibondi
“…zigulì al mirtillo per favore”
non si muove.
Niente.
Non sta andando a prendermi gli zigulì al mirtillo.
Mi fissa.
Mi fissa.
Un tavolo di cristallo precipita giù dalla finestra, emerge la sua aorta dal collo.
Mi fissa.
“…..e dodici scatole di pillole del giorno dopo, è urgente, solo se le ha a portata di mano”