3.10.03

Ore di guida jackass in cui la mia diottria intuiva la carreggiata e approssimativamente le luci delle altre auto.
Hotel*****.
Il letto a cinque piazze e l’ortogonalità precostituita delle stanze di albergo mi costringono a creare Caos proporzionale per sopravvivere.
Le caramelle natura-bio al mirtillo posizionate a spina di pesce nel plateau mi procurano un attacco d’asma
Mi trascino verso il bagno, il marmo rosa riflette la perpendicolarità delle otto salviette con la scritta Lei, Lui, Lei-mattino, Lui-mattino, Lei-sera, Lei-pomeriggio, Lei-notte, Lei-indisposta
Disperdo la saponettistica omaggio sul pavimento e mi precipito con la testa nel frigo-bar.
Due succhi di pera, soft drinks, anacardi.
esco dalla camera, spalle alla porta.
Respiro affannosamente.
Noto che gli specchi sul corridoio non hanno alcuna impronta digitale e emanano effluvi di glassex. I miei anticorpi non reggeranno un altro giorno
Scrivo su uno degli specchi con rossetto ultra-mat: camera 2106, alcool QUI.
Poi, quando il mio bagaglio è gentilmente asperso sul parquet riesco a rilassarmi.
Mentre affronto il solito problema di farmi impiantare degli occhi cromati lo vedo.
E’ lì, nascosto dietro il pannello dei canali porno divisione Polonia:
la lastra in alluminio con scolpito “vietato fumare”.
Cerco il logo di Scherzi A Parte sul depliant dell’Hotel.
Poi posiziono le barclay a spina di pesce sul plateau, ne accendo una e uso il portacenere a forma di cassetto.