4.2.04

Sento canticchiare la sigla di startrek next generation sul tetto.
Esco dal finestrone con sforzo reumatico, è Picard in drop ufficiale.
“sono qui a testare nuove forme di vita, vengo in pace” e tira fuori un clistere da un litro di pace e le macchie di roscharch. Le sfoglio.
“questa macchia sei tu in carrozzella”
“scusa, è la locandina di Xmen2”
dà un colpetto al suo comunicatore di fosfotitanio, sussurra qualcosa irritato e dopo trenta secondi un membro dell’equipaggio con una pallottola in fronte precipita sul mio tetto.
“questa è la fotocopia venuta male di un culo di maschio, umano, adulto, capelli neri, occhi azzurri, bellissimo, voce baritonale. Questo è un polmone vero con enfisema, spalmato sul foglio. Questa macchia nera è la foto di puff diddy a due anni. Questo è il febbraio del calendario pirelli 2004.”
Comunicatore. Altro membro dell’enterprise che si spiaccica sulle tegole con un phaser nel culo.
“questa è una mimetica militare, questo è un home theatre LG bluetooth, questa la radiografia di un cuore a pezzi”
“basta così, mi fai commuovere. E noi non abbiamo fazzoletti sulla nave. Pensa che io non mi sono mai soffiato il naso da quando sono nato”
“E allora? Io conosco chi non mangia crostacei perché pensa che siano alieni e tra poco domineranno la terra, e quindi lui sarà risparmiato e eletto collaboratore amministrativo dell’impero. Conosco uno che è entrato all’enoteca “Il regno di bacco” e ha chiesto una becks con appeso al collo il tastevin bordolese per degustarla. E conosco uno che vive su un divano nel magazzino di Divani&Divani perché è suo, l’ha comprato ma non riesce a trasportarlo in casa”
“E allora?un mio guardiamarina canta la cavalcata delle valchirie col naso.”
“e io conosco un provider che ha solo due persone al call center”
“è troppo.” Si mette le mani sulla fronte estesa.
Gli passo la barclay, fa un tiro e sviene per sette minuti. Guardo l’alba che sta spuntando, attraverso i cadaveri sul mio tetto.
Rinviene tossendo accusandomi di omicidio premeditato per nicotina.
Andiamo dall’altra parte del tetto per guardare l’alba e mentre calpesta le salme dei suoi ex colleghi mi fa la predica del fumo passivo.
“capitano, mi devi portare via”
“perché?”
“innanzitutto perché voglio due polmoni nuovi, poi perché non posso davvero stare qui a febbraio, soprattutto questa settimana, infine -ma è trascurabile- mi voglio fare Data.”
“non posso lasciare niente né portare niente con me. Ma al massimo posso regalarti tre magici semi del cactus della ganja di san pedro klingon”
“senti. Dovete studiare il mio cervello.Non dormo da lunedì e riesco ancora a fumare le sigarette dal lato giusto”
“hai ragione. Devo portarti con me. Ma sulla nave non si può fumare”
“..
un’altra volta eh?”
un’altra volta.