16.10.03

Piano americano di un certo dottor D. in un tg2 notturno.
Fissa roseo la telecamera con l’espressione di chi ha buone notizie e ha appena fatto un cateterismo a una paziente figa.
Oggetto: carattere e genesi dell’influenza di quest’anno.
Naturalmente come ogni laureato in medicina parla per endecasillabi e mette il verbo alla fine, ma sintetizzo in prosa: “l’influenza di quest’anno non è preoccupante, neanche da paragonarsi all’asiatica e alla temuta russa. Quest’anno avremo un’influenza standard, facilmente curabile. Il vaccino è già pronto e acquistabile in farmacia; le fasce più a rischio: vecchi e bambini. L’influenza, di natura europea, si manifesterà verso novembre”
Dietro l’esperto un’ambientazione clinica. Sulla parete un calendario, 12 settembre 1994.
Parte il servizio sulla scomparsa di Massimo Troisi, interrotto bruscamente dopo dieci secondi.
Ritorno a estrarre le radici di ginseng dall’armadio dei libri universitari.
Con tre perplessità
Uno. E’ da settimane che ho 38 di febbre stabile dalle 18 alle 23 ma nessuna risonanza veramente manifesta, è dunque ipotizzabile che le conseguenze siano spirituali e occulte; un mio collega -da quando ha riscontrato simili sintomi- sta scaricando lambada.avi, ma lo nega; nel momento esatto in cui mi sveglio sento la colonna sonora iniziale di Top Gun; al benzinaio della shell sono scoppiati diversi capillari sulla palpebra sinistra e visti da lontano compongono vagamente la stella di David.
Due.Nella classifica dell’Odio vado a riposizionare il virus influenzale ottobre 2003 subito dopo il Times New Roman, quindi sul podio
Tre. L’incremento dell’influenza è direttamente proporzionale al caos centrifugo nell’habitat che ospita il virus: l’abitabilità della mansarda si sposta sui valori del 3%, tutti collocati nel frigorifero.
Il produttore di matrix revolution mi ha chiesto di poter girare qui le scene di Zaion