7.6.04

Ricreazione rurale brianzola.
I brianzoli dei paesi, a giugno, pianificano le Feste dello Sport.
Gli organizzatori si ritrovano nell’aula del cineforum dell’oratorio alle 20.30 in gran segreto, portando dodici teglie di pizzoccheri, una chitarra e gli spartiti di morandi.
Il prete arriva per ultimo in pigiama e zoccoli, e tra gli applausi chiude le porte.
Si apre il calendario: sei serate all’aperto da preparare.
Una è il karaoke ed è già fatta. L’esperienza di karaoke sul campo vanta 62 anni di sperimentazione in cui gli organizzatori e i loro padri hanno isolato i 12 brani più gettonati.
Le bionde trecce. Dio è morto. 24000 baci. Margherita. Donne dududu. Io vagabondo che son io. Siamo donne (salerno & squillo, solo se il prete e la perpetua vanno a dormire). Il materasso (arbore). Glory Glory Alleluia. Mille lire al mese. Se c’è grande pubblico adolescente lollipop (down down down) e per finire ciuaua, che esaudisce ogni target.
Nel 97 un camionista passando per il paese durante la festa dello sport, ha sentito una canzone al karaoke e improvvisamente si è ricordato che lui da giovane era il cantante dei new trolls.
Ricordarsi di gigi, lo scemo del paese, che nelle serate di karaoke pretende di suonare le tastiere vestito da Satomi. Metterlo su un treno per Cracovia la mattina con dieci euro in mano.
Noleggiare 5 friggitrici de longhi Titanium, 600 kg di patatine surgelate e 2q di Olio Calza.
Secondo giorno, lotteria a premi.
Terzo premio: un anno di confessioni detratto.
Secondo premio: un coniglio vivo.
Primo premio: un maiale vivo.
Per il vincitore del primo premio si renderà disponibile il campo da basket dell’oratorio per una sparatoria più igienica.
Nel 2003 ricordo ancora mia cugina appena sposata, andare a casa tenendo per il collo un pollo vivo, con dietro il neo marito con un sacchetto di patate novelle.
Terzo giorno. Esibizione di karate.
2 ore di silenzio in cui dodici ragazzini con il kimono si siedono sul tappeto e ogni quaranta minuti gridano vocali aperte. I bambini spettatori vengono legati alla sedia e fasciati sulla bocca con nastro adesivo per imballi.
E’ tutto quello che voglio da un paese. Bambini imbavagliati.
E’ la serata migliore. La serata in cui io, in piedi sul tetto, non grido ‘ma vaffanculo’ con il megafono.
In effetti La festa dello Sport è dislocata a 50 mt dalla mansarda. Dall’alto riesco anche a vedere il maiale che dà le testate alla gabbia.
Alle 6 di mattina un gruppo di signore eccitate accendono le titanuim de longhi e si preparano a friggere. L’olio Calza penetra le pareti e si deposita sulle mie tegole. Il tetto è unto e invivibile.
Oggi durante la serata karaoke appena hanno attaccato ciuaua non sono mai stata così vicina al lexotan.
In questi giorni la parte peggiore della giornata è alle 18.30, quando in ginocchio tento di convincere i muratori rumeni a lasciarmi almeno un martello pneumatico.