14.3.03

Dietro i vigneti di vhs anonimi, raggruppati in base a scarabocchi irresponsabili sull’involucro, nascondo la mia valigetta dell’Apocalisse.
La valigetta dell’Apocalisse, secondo l’Onu, deve stare sotto ai 10 kg di peso per non sovraccaricare la schiena durante la corsa per schivare l’Atomica deflagrata presso il tuo domicilio.
Ricordo di averla da quando riponevo dentro il kukident per la pulizia dell’apparecchio mobile.
Da quando genitori attenti e abbonati di Famiglia Cristiana si scordarono il canale 3 acceso dopo le 11 e mezza e io, a sei anni, vidi un documentario su Hiroshima e Nagasaki.
Da allora sento quel sibilo nucleare ogni notte.
Non che sia reo della mia insonnia, poverino.
L’aggiornamento del contenuto valigetta va effettuato alla scadenza del mascara water-proof, ottimo per i grossi trasferimenti d’acqua e di zolle crostali oceaniche.
Opzionali : Crackers vitasnella con pochi grassi saturi, perché l’ultima persona al mondo abbia ventre piatto davanti l’ultima telecamera al mondo. Opzionali perché qualcuno ha documentato che una famiglia è riuscita a sopravvivere per anni nutrendosi di colla per tendaggi.
Pallina antistress a forma di animaletto domestico, per placare il nervosismo chimico causato dalle polveri radioattive.
Guanti di gomma e stivaloni da pescatore per camminare agevolmente tra i cadaveri.
Più un 60% di spazio libero personale.
Ingombrato da un Lee Enfield N.4 di quattro kg spesi bene.
Il tempo per montarlo e sono già morta di inedia.