16.12.02

in vista della ricorrenza “sagra del ladro aristocratico” a Precotto, in cui l’anno scorso ci ho lasciato una macchina per donazione, ho deciso di spostarmi equipaggiata di adesivo “auto sotto sequestro”

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Annoveriamo tra i danni dell’insonnia (2)
-Alla richiesta del codice bancomat digitare il pin del cellulare
-Chiedere al tabaccaio un pacchetto di marlboro andata e ritorno
-Scrivere sul preventivo 12 dicembre 2001
-Premere shift canc enter su file vitali a caso
-Tentare di convincere sexgoogle che non clikkerò mai GET FREE neanche in verdana 72 bold
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14.12.02

Annoveriamo tra i danni dell’insonnia
-Mangiare mezzo pangrì e subire ore di nausea permanente
-Non riuscire a gestire le assonanze
-Rasentare l’umorismo del corriere dei piccoli
-In macchina voler mettere la seconda marcia DELLA RETRO
-Alla richiesta della tessera blockbuster esibire il libretto sanitario

13.12.02

Vince questo mese il Premio Deontologia Professionale:
Armin M. di Rothenburg, autore dell’annuncio “cercasi uomo da divorare davanti a cinepresa”.
Ipotizzando la sua casella email affollata da intere nazioni di antropofagi, il nostro ha prediletto la sapidità della categoria “ingegneri”.
Dopo adeguati preliminari consenzienti in cui entrambi si sono aperti in ruoli attivi, l’Insaziabile ha concluso la prestazione occasionale, eludendo la possibilità di collaborazione coordinata e continuativa.
Interpreto l’articolo in modo romantico.
Probabilmente la vittima voleva sperimentare emotivamente l’essere fissato con desiderio.
Oggi non avevo chiesto così tanto al mondo, solo il riscaldamento nel bagno aziendale.

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Scorro con le dita i cd e realizzo che almeno la metà è protetta da password emotiva.
E che la SIAE non mi offrirà mai un caffè al bar Tabacchi.
Ma prendo quel disco con quelle tracce con quel profumo di incenso e mi faccio violenza in modo gratutito.

12.12.02

L’icona dell’oroscopo di oggi alla voce UMORE prospettava un nitido fiocco di neve, che è lo stadio peggiorativo di ‘nuvola con fulmine’ e di ‘pioggia’. E fino a qui io e la mia auto siamo pragmaticamente d’accordo.
Nubifragio alla voce SALUTE.
Il resto delle voci non sono state completate sul sito californiano per superstizione collettiva riguardo El Niño. La redazione si scusa.

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Ma tu sei su un ciliegio, piena di ormoni della crescita e di ciocorì, bionica.
Ed è in quel momento che un incidente interrompe la tua pubertà.
Allora orizzonti consumati ti si stagliano davanti, sodoma e gomorra, la cacciata del paradiso.
Però hai solo quattordici anni e tutto quello che hai fatto per meritartelo, è dormire. E nell’eventualità di un percorso karmico ti accorgi che forse puoi aver dormito fino a quel febbraio criminale, risvegliandoti a primavera come le primule, quelle con anomalie fetali che vanno a cercare il sole di notte.
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E il colpo. La fucilata che in effetti ti ha fatto crescere un po’ stortignaccola regalandoti le occhiaie sempiterne degli esseri notturni.
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In quel modo passi cinque anni di ambientazione. E quando al tuo novecentesimo cioccolatino lindt ti consideri ormai integrata intestinalmente nel tuo nuovo status contrattuale col diavolo, ricevi la seconda fucilata.
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Mentre cercavo febbrilmente i due centesimi nei remoti del mio cappotto, la cassiera pettinava felice i biglietti da 500 euro nella cassettiera.
Rifiuto ideologicamente quel taglio. E’ come avere un rene nel portafoglio.

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Chiudevo gli occhi, strizzando le palpebre in attesa della mia Piccola Morte.
Si sollevava dal silenzio la Turandot.
Che adesso risuona nel paradiso dei cecchini.

9.12.02

Il ricordo di quel meraviglioso dicembre 2001 si staglia nella mia mente, in tutta la drammaticità di quelle cinque ore neveplaning nel tratto viale monza-carimate.
All’arrivo mi hanno estratto dalla macchina. Non ho più mosso le ginocchia per tre ore.
Il tir in orizzontale che planava dolcemente da una discesa ghiacciata alimenta ancora i miei Onirici più illustri.
Oggi ore 9.00 avvistati sei fiocchi di neve sulla milano-lecco.
Mi tengono in ufficio grazie a psicofarmaci.

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Tardo pomeriggio sono dai miei.
Ghirlande di pino sulla porta consegnano un accento americano alla casa, la densità di luci accese copre il fabbisogno medio annuo del Ghana.
Entro. Passaggi angoscianti di muschio, bambini e nastri adesivi.
Io, ovviamente, non sono pronta.
Meeting imprevisto con sorella vergine ascendente vergine, che si esprime come se formattasse un xls di elenchi-regali-destinatari-prezzi.
Infine, raccolte le lusinghe da chi non ha un futuro nella Catalogazione, insinua l’eterna domanda:
Ma tu. Hai già comprato I Regali.
(Ne risento l’eco con ansia crescente)
Rivedo i suoi occhi ammonitori in cerca di una risposta assennata.
“No, io non posso.
L’oroscopo mi vieta di fare acquisti per la prima metà del mese, imponendo di fondermi nella ressa natalizia del pre-vigilia e di esserne fagocitata.
Saranno i giorni più brutti della mia vita ma purtroppo non vengo meno alla correttezza contrattuale”
E poi cerca di spiegare a una vergine che se non rispetti i tuoi doveri astrali vengono a prenderti in casa incappucciati per portarti via, leggendo le tue dichiarazioni firmate al momento dell’accettazione natale dei pianeti.

7.12.02

Ventiquattro ore fa.
dove: mansarda
agile decisione di recuperare Transmetropolitan depositato sul penultimo ripiano in alto della mia libreria.
Punta di piedi, sforzo in estensione. (oscillazioni allarmanti in zona mensola)
All’estrazione del volumetto, tutta la capienza dello scaffale si riversa faziosa sul mio cranio.
Tra gli insorti, armi pesanti come Cages, direttamente in fronte.
Ematoma localizzato, graffi fisionomici che regalano un’espressione Vietnam style di cui vado ovviamente orgogliosa.
I miei beni emozionali si ammutinano contro il mio proverbiale disordine.
Un paio di cd rw sistemati come copri-mug mi suggeriscono che forse sto esagerando.