23.6.03

23 giugno, anno del signore 2003, ore 4.50 dichiaro impossibile:
Evitare che livegirls.exe si installi automaticamente sul mio pc
Morire di vecchiaia
garantire di essere in Porta Venezia alle 9

Primavera, anno del signore 1999, ore 19.30
Cammini dietro la stazione di mariano comense, buio, verso la macchina parcheggiata in qualche punto dell’oblio.
Andatura indecisa di uomo alle spalle
sola.
Ti giri, ha sopracciglia appesantite, mancanza di pupille, giaccone eccessivo.
Sta per iniziare a piovere e poi un riverbero di coltello dentro la giacca sproporzionata.
E poi non c’è nessuno tranne il cane zoppo della stazione che barcolla sul marciapiede
E lo vedi veramente il coltello e lui muove le sopracciglia come per dirti c’è un altro giaccone enorme dietro di te se retrocedi
E retrocedi
lasci il tuo borsone alla bestiola sciancata e corri
apri un cancelletto, signora mi fa entrare la prego.
La prego.
Ti siedi su uno sgabello di cucina sconosciuto, sorridi parli e rispondi ma di parole e lineamenti non ricorderai niente
Poi esci e forse ti accasci sull’erba
Forse recuperi i libri sparsi bagnati per terra, forse ti piove in faccia.

18 giugno, anno del signore 2003, ore 11.00
apri il giornale e vedi il volto di una sedicenne.
Che ha camminato almeno 30 metri zampillando sangue dalla gola e dalla pancia
Nuda, sotto il sole di giugno e davanti ai soli iridi di un cagnolino zoppo
Con unicamente il tempo di capire che il sangue era il suo.
E ti chiedi cosa cazzo ci fanno tutti sti signori vicino a questi anni