20.10.05

Ore 18.21
Viale Sondrio nel panico.
Alle ore 18 molte vie milanesi di cui il mio navigatore tiene una lista contrassegnata come “NO”, si trasformano in succursali di gardaland. Tamponare auto antistante: cinquanta punti.
Scrollare la cenere di sigaretta nell’abitacolo del veicolo prospiciente attraverso finestrino: cento punti. Suonare con il clacson la cavalcata delle valchirie: 150pt.
Se avete una panda, considerando che il suono del clacson di una panda lo ricavano dalla registrazione di un orgasmo di un tacchino, 5pt.
C’è chi apre il portabagagli del suv, tira fuori il calcio balilla, lo piazza sulla doppia striscia e fa milanesi contro lavavetri. Quando parte la canna dell’amore in fondo alla fila riesce ad arrivare al semaforo di viale Sondrio. Non è strano vedere il tizio che passa con i panini caldi e le oransode, con la bandana Cinema Lux e un dispositivo bancomat a tracolla. Settimana scorsa ho visto un uomo vestito di bende con un crocefisso di legno alto tre metri sulla spalla, che camminava regolarmente in fila.
E tutti noi siamo felici.
E anche dio è felice, perché di lui se ne parla più in viale Sondrio che nel concilio ecumenico.
Ore 18.21.
Ho appena parcheggiato nel P vicino al viale, 18 euro all’ora, e consegnato le chiavi a Hamada.
Hamada è un venticinquenne egiziano che sposta macchine nel garage. Ha vinto la mia stima un piovoso giovedì, quando ha parcheggiato con due manovre un audiA8 in un posto-scooter.
Mi ha detto che una volta ha smontato una golf gt e quando l’ha rimontata era una lancia delta. Io ci credo.
Cammino per la via. Una panda in crisi muove i tergicristalli a velocità warp, cielo: sereno.
Poi, loro.
Mirko e Licia.
Mirko è questo ragazzo con camminata da scarpa correttiva, occhiali fashion lifestyle, eastpack su una spalla come quando noi facevamo i fighi alle medie, fenomeno che causa gobba, scoliosi, doppio mento, tetta destra più grande della sinistra.
Lei, Licia, è appena uscita dalla coop, appagata dal badedas in offerta, taccheggia con soprabito rosa e due sacchetti visibilmente carichi di carta igienica foxy.
Io, dietro, mi chiedo perché cazzo tutti stanno guardando in alto.
Dopo dieci minuti scoprirò che è in atto una migrazione di rondini abbastanza inquietante.
Mi pare di aver letto che le rondini seguono un percorso definito e le loro coreografie aeree hanno un senso. In effetti le ho viste comporre la scritta “marlboro country” in volo.
Durante le migrazioni i milanesi si alzano alle 6 di mattina con la spatola per togliere i venticinque etti di merda depositati sui parabrezza. Ma sono felici.
Mirko e Licia stanno guardando in alto, ammaliati dallo spettacolo che poi racconteranno al fidanzato via mms, e sì.
Si scontrano.
Parte una canzone dei beehive.
Lei cade, lui no perché ha le scarpe correttive da due kg brevettate a alcatraz.
I sacchetti coop rotolano sul marciapiede, da uno dei due schizza in velocità un oggetto viola che avanza rapidamente verso viale Sondrio. Una citroen vede l’oggetto, frena, si gira in strada, e dà inizio al mini tamponamento da viale Sondrio retroattivo fino a maciachini.
L’oggetto è un maxi pacchetto di assorbenti lines seta ultra petalo blu notte con ali cinque tacche di abbondanza.
Licia, che è un filo timida, ci regala la jpg del viso più magenta della storia.
Il giorno successivo prenderà in prestito il fucile di suo zio Boris, uscirà di casa alle 5.30 e schioppetterà interi stormi di rondine con la maglietta revenge.
Mirko, immortalato con una mano sulla tetta sinistra di licia, guadagna l’apice della giornata e aiuta ad avvolgere la carta igienica foxy srotolata.
Hamada prende in mano la situazione e in sette minuti porta tutte le auto incidentate nel garage al quindicesimo piano. C’è chi giura che le auto si muovessero da sole ai suoi ordini verbali.
I nonni di viale Sondrio escono dalle case con le braccia dietro la schiena, indicano gli oggetti nelle borse coop e li commentano contrariati.
Io salto i carciofi surgelati e vado dal cliente con un’ora e mezzo di ritardo giustificata.
Le rondini compongono la sagoma di un assorbente con ali.
Dio è al call center di sky a lamentarsi che su satellite non c’è più un cazzo da vedere.