21.12.04

Preparativi in casamadre. All’entrata una serie di luci intermittenti ci contrassegna in tutti i tomtomnavigator come centro commerciale. I boeing che partono da malpensa vedono chiaramente la scritta che compongono, W GESU’.
Dalla parte superiore della E, superfiorella spalanca la finestra e scarica centoquaranta decibel di so this is christmas sulle strade. Saluta da tenore.
Nell’atrio il presepe ufficiale, statuine del 1911 su muschio autentico, pecore di legno-ceramica-das fatte da me alle elementari-plastica, la grotta rustica con sopra nikita (angelo Gabriele sciolto nell’acido per incidente 1987), qualche carro armato del risiko.
Per raccogliere il muschio, la spedizione nei boschi limitrofi guidata da superfiorella con il berretto di babbo natale. Dietro mio padre, in macchina, che con i fari le illumina il culo con sguardo satirico.
Per rafforzare l’atmosfera natalizia, sette renne sono chiuse nel frigorifero, le finestre sono decorate con fiocchi di panna leccabile e mio fratello esce a puttane.
Mi vengono incontro con il menu scritto su papiro e mi chiedono di preparare graficamente i segnaposti. Rispondo che non ho il programma segnaposti editor, mia madre dice “Peccato.”
Poi discussione privata in stanza chiusa. Superfiorella mi chiede cosa sia meglio regalare a mia sorella, se il capotto gucci o la cintura dior, e dichiara orgogliosa che a mio fratello regalano il pc nuovo.
Poi mi mette in mano un catalogo di lenzuola della bassetti e mi dice: scegli.